sabato 13 febbraio 2010

ونیز، سرد سرد

خسته ازطلاطم مدیترانه وقایق های سرگردان

کوچه هاش مملو ازمجسمه های مدرن

فرصت را غنیمت می داند

تاقرار مرگ

اینسو عزرائیل گمنام است

هراس ازدموکراسی همه را می بلعد

ومرد ازکوله بارغمش

بادنیایی از متانت

سرود شب میخواند

باید سرود

بایدخواند وباید نوشت

دنیای بی زبانی

روزهای تلخ

گیسوانی پژمرده

فکرهای پریشان

ذهن های ناقرار

رنگ تیره یی چشمانم را میریسد

سکوت بس است

درخت ضعیف کابل دیگرسبز نخواهد بود

برخیز عزیزم

سن مارکوی بزرگ با ابوهت تمام حضور سفیران جوانی را به نظاره نشسته است

صدای آشنای همه را به خیابان اورلند میخواند

مرگ، آری مرگ

لکه های خون شعر میخواند

کودک گرسنه، فراری ازجنگ

دلم شو ر میزند بادکنک را هوا کنم وروی آن بنویسم : باغبان دربازکن من مرد گل چین نیستم.

26/12/2008 شهرونیز بصیرآهنگ. تقدیم به روح ظاهر رضایی کودک 13 ساله افغانستانی که درشهرونیز درزیر لاستیک های کامیون جان داد


Venezia è fredda

Venezia è fredda,
Stanca delle turbolenze
E delle barche vagabonde de Mediterraneo
Le sue vie piene di manichini alla moda
Calcolano con precisione il tempo che vuoto scorre via
Fino all’ultimo suo appuntamento con la nera signora
Da queste parti è sconosciuto IZRAEL
Il divino timore della democrazia inghiotte tutti
All’uomo carico del suo piccolo bagaglio pesa la sua tristezza
Ma il suo mondo è pieno di dignità
Canta, ora , l’inno della notte
Un inno dovuto
Per necessità letto
Per necessità iscritto.
L’incomunicabile mondo
Con i suoi giorni amari
I capelli appassiti
La mente agitata
I pensieri intristiti
Un colore scuro mi lega gli occhi
Basta silenzio,
I martoriati alberi di Kabul non saranno mai più verdi
Alzati mio caro!
San Marco nella sua grandezza accoglie
I giovani ambasciatori presentatisi al suo cospetto
Una voce a tutti nota invita la gente in via Orlanda
E’ la morte a parlare.
Le gocce di sangue recitano poesie
Bimbo affamato, disertore di guerra
Il mio cuore un aquilone vuol far volare
E su di esso scrivere:
giardiniere, apri le porte del tuo giardino
io non sono un ladro di fiori
Io stesso mi sono fatto rosa.



scritta Basir Ahang il 26/12/08
tradotta da Nur nel maggio 2009
In onore di Zaher Rezai, ragazzo afgano minorenne che il 10/12/08 ha perso la vita sotto un camion a Mestre tenendo di sfuggire ai controlli della polizia di frontiera al porto di Venezia.

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