sabato 29 maggio 2010

La scuola italiana e gli studenti immigrati.

Nelle scuole Italiane gli studenti immigrati possono avere diversi problemi: prima di tutto la lingua che è un problema comune ed una dei principali per tutti gli studenti stranieri. A scuola per questo si può trovare attenzione da parte degli insegnanti di lingua verso gli studenti immigrati, alcune scuole offrono dei corsi di sostegno e di recupero. Non è molto facile imparare a parlar la lingua, ma è sicuramente ancora più difficile imparare a esprimersi e a scrivere correttamente. Per fare questo devono seguire un percorso molto lungo e impegnativo, prima di tutto devono trovarsi il più presto possibile un corso d’alfabetizazione adatto. Alcuni non trovano un corso della lingua Italiana appena arrivati, o non sanno dove rivolgersi o non trovano posto nei corsi, o devono aspettare mesi prima di incominciare. Poi nascono difficoltà per far riconoscere il percorso scolastico già fatto e le proprie capacità. In questo momento sarebbe molto importante per gli studenti immigrati sapere dove incontrare persone preparate e disponibili a orientarli e informarli, ma questa possibilità non esiste, solo occasionalmente questo succede e solo per gli studenti fortunati. La mancanza generale di informazione può lasciare i ragazzi per troppo abbandonati, senza speranza e prospettiva per il futuro.
La maggior parte degli studenti immigrati che riescono a concludere con successo la scuola media in Italia preferisce andar a lavorare, perche già da subito prevedono di poter incontrare molte difficoltà durante il loro studio, o danno priorità all’aiuto economico che possono dare alla famiglia, o non riconoscono il valore dello studio per l’esperienza scolastica avuta precedentemente nel paese di origine. Quei pochi che finalmente si inseriscono nelle scuole Italiane possono trovare difficoltà ma si impegnano molto e spesso più degli italiani.
Ma purtroppo oggi ben sappiamo che la maggior parte di ragazzi adolescenti immigrati anzi quasi tutti di loro appen’arrivati in Italia non hanno molta scelta e grande possibilità per studiare e vanno subito in cerca di un lavoro per migliorare la loro condizione di vita perché vengono dei disagi e malessere. Quelli che hanno un sogno di continuare il loro studio attraverso la scuola possono conoscere la cultura del paese, ma devono comprendere le spiegazioni degli insegnanti, le regole del sistema scolastico, e questo non è sempre facile. La scuola deve essere consapevole di questa difficoltà, ma deve diventare un ambiente dove tutti, anche gli studenti stranieri possono imparare e insegnare, confrontare culture e mentalità dei propri paesi di origine.
Non tutti i ragazzi hanno avuto la possibilità di studiare nel loro paese d’origine, ma quando vengono in Italia non sono incoraggiati nello studio, come in alcuni altri paesi europei che hanno dei sistemi avanzati di servizi e protezione sociale e dove anche gli studenti stranieri vengono aiutati economicamente da parte dello stato per studiare dopo essere stati accolti in modo attento alla loro dignità e diritti umani.
Gli studenti stranieri minorenni non accompagnati, cioè quelli che vengono ospitati ed accolti nelle comunità e nei centri d’accoglienze, hanno più problemi rispetto a quelli che vivono con la famiglia, hanno meno certezze per le loro prospettive future, per i servizi sociali e le persone di riferimento.
In Italia tra gli studenti immigrati accompagnati e non accompagnati c’è una differenza grande: gli studenti che vivono con la famiglia e hanno dietro una sicurezza famigliare non hanno il problema del permesso di soggiorno o di avere un lavoro per mantenersi allo studio, mentre quelli non accompagnati che vengono accolti nelle comunità anche se vogliono studiare hanno una grande difficoltà; per loro oltre alla fatica di studiare c’è quella di rispettare le leggi Italiane sull’immigrazione, così devono cercarsi un lavoro per ottenere il permesso di soggiorno e poter stare in Italia. Queste preoccupazioni per un ragazzo adolescente di quindici e sedici anni sono pesanti, è difficile a questa età sostenere una così grande responsabilità per il proprio futuro, mentre la maggior parte dei ragazzi che hanno una sicurezza famigliare pensano solamente a divertirsi.
Oltre ai problemi dell’inserimento nella scuola, uno studente immigrato deve affrontare quelli ancora più difficili dell’inserimento nel lavoro. La scuola prevede degli stage per dare agli studenti qualche idea ed esperienza del mondo del lavoro. Un ragazzo che finisce la qualifica o la maturità di un istituto professionale e non sa se troverà un lavoro nel settore in cui è qualificato o diplomato, non tutti gli studenti possono sapere come chiedere di inserirsi nelle aziende e nel mondo del lavoro, oppure devono accettare un lavoro che non c’entra nulla con lo studio fatto, Se non ci sono altre alternative è molto importante non scoraggiarsi, ma si prova un senso di amarezza e delusione. Lo studio ha il suo valore e la sua importanza, per questo dovrebbe essere la scuola ad aiutare gli studenti ad inserirli nelle aziende e nel mondo del lavoro e aiutarli e trovarsi un lavoro.
Oggi nei tempi nostri con le nuove riforme scolastiche la scuola non è in grado di fare nulla per gli studenti per orientarli dopo la conclusione della scuola.
Sempre diventa più difficile la vita degli studenti e ogni anno le leggi sulle scuole vengono cambiate e applicate in modo molto rigoroso ed inatteso, e ovviamente gli studenti più responsabili e informati sono contrari a tutto questo e manifestano per una scuola che non crei ma risolva problemi.